
Tutto parte con un bellissimo pianoforte in “Miseria Stabile, Ricchezza Mobile”. Una melodia molto semplice che accompagna il dialogo diretto e rivolto al sistema, al presente, alle persone che spesso e volentieri rovesciano la medaglia, immergendosi in pensieri e valori fasulli. Ma si cambia atmosfera con la musica gitana di “Meno di Te” che attraverso il ritmo allude e racconta un’intimità guardinga e beffarda. [...] continua a leggere la recensione su Rockambula
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