mercoledì 27 marzo 2013

LEON @ La Musica Rock

 “Come fossi Dio” è l’impegnativo titolo scelto da Leon per il suo primo album solista. L’artista valdostano pubblica il suo primo album dopo una carriera che lo ha portato a collaborare con diversi gruppi (Elettrocirco, Los Bastardos etc…) e a suonare per i più svariati festival fra Piemonte e Val d’Aosta. Dopo quindici anni di esperienza alle spalle Leon fa tutto da solo, provandoci con questo disco ambizioso, che lui stesso non esita a presentare così: “Confesso che in questo progetto svelo tutti i miei peccati, le mie debolezze, le mie nefandezze. Come il più perverso degli esibizionisti mostro tutto di me: il mio corpo, le mie emozioni, la mia anima ribelle”. [...] continua a leggere la recensione su LaMusicaRock

lunedì 25 marzo 2013

Shake intervista gli Ordem!

Nella recensione abbiamo scritto che togliete letteralmente la polvere alla storia del rock, vi piace come definizione? Vi ci riconoscete?

Guarda senza nulla togliere alle imprese di pulizie questa vostra affermazione ci piace e la condividiamo in pieno. In primo luogo perché vuol dire che nel nostro piccolo ci sediamo in un angolo di un'immensità musicale, il rock, e usiamo i nostri pezzi come strofinacci e le nostre energie come olio di gomito per tirare a lucido qualche frammento di un'eredità alla quale abbiamo avuto la fortuna di accedere...Cosa che non è per tutti visto cosa ascoltano le malcapitate generazioni di adolescenti. In secondo luogo vuol dire apprezzamento per qualcosa che siamo come Ordem perché la musica in se ti fa "essere" e soltanto dopo ti fa fare tutto ciò che ne consegue dall'essere. Oggi è un po' il contrario, anzi, non è né l'uno nè l'altro...Ti mettono in tv. Ti vestono, ti pettinano e ti fanno vendere una cosa che decide addirittura il pubblico. Perdonatemi...comincio a divagare...[...] continua a leggere l'intervista su GrandiPalleDiFuoco

GEDDO @ KDCobain

Secondo album per Davide Geddo, cantautore nativo di Albenga, in provincia di Savona, ma genovese d'adozione. Dopo l'ottimo esordio “Fuori Dal Comune”, il cantautore ligure compie un ulteriore passo in avanti con questo “Non Sono Mai Stato Qui”, album con le radici saldamente piantate nella tradizione cantautoriale, ma allo stesso tempo vario, eclettico e multiforme. [...] continua a leggere la recensione su Kdcobain

BAD BLACK SHEEP @ Music Zoom

Sulle scene oramai da sette anni, i Bad Black Sheep, dopo la registrazione di diversi brani e numerose esibizioni, pubblicano con la Valery Records questo primo full-lenght album. 1991 è un titolo evocativo, un anno che a ciascuno di voi farà venire in mente qualcosa di particolare, forse alla maggior parte dei nostri lettori ricorderà l’anno di uscita di Neverminddei Nirvana. [...] continua a leggere la recensione su MusicZoom

venerdì 22 marzo 2013

LEON @ KDCobain

Album d'esordio per Leon, cantautore “ cresciuto fra la solitudine delle montagne valdostane, nell'estremo angolo nord ovest d'Italia, in una gabbia fatta di montagne, brina e spleen annegato nell'alcool”, citando le parole dello stesso artista. Personaggio controverso, audace, che non ha paura di provocare e toccare temi scottanti. Prodotto da Pietro Foresti, già al lavoro per Valeria Rossi, Scomunica e Tracii Guns, “Come Se Fossi Dio” è un album in cui si fondono pop, elettronica, vena cantautoriale e critica feroce al politically correct. [...] continua a leggere la recensione su Kdcobain 

ORDEM @ KDCobain

Primo album per gli Ordem, band astigiana che arriva al debutto discografico dopo una lunghissima gavetta fatta di concerti, festival e demo autoprodotti. La band piemontese formata da Dario Floro (chitarra), Luca Garrone (chitarra), Marco Garrone (basso), Gian Marco Rebaudengo (batteria) e Dario Scalese (voce) propone con questo “The Quiet Riot”, un disco il cui sound affonda le radici nell'hard rock degli anni '70 e nell'arena rock degli anni '80: il brano d'apertura “No Life”, brano che sembra scritto dai migliori Bon Jovi, mette subito le carte in tavola. [...] continua a leggere la recensione su Kdcobain

giovedì 21 marzo 2013

BAD BLACK SHEEP @ KDCobain

Album d'esordio per i Bad Black Sheep, giovanissima band vicentina formata da Filippo Altafini (voce e chitarra), Teodorico Carfagnini (basso e cori) e Emanuele Haerens (batteria e cori). “1991” è il titolo dell'album, nonché l'anno di nascita dei componenti della band. [...] continua a leggere la recensione su Kdcobain


GEDDO @Music Zoom

Geddo, in questo suo secondo lavoro, condensa 50 anni di storia della musica cantautoriale italiana. Egli ci consegna episodi armonici che rappresentano la gran parte dei cantautori italiani; ne incontriamo parecchi tra i quali Fred BuscaglioneLucio BattistiFrancesco De GregoriClaudio RocchiRino Gaetano,Vinicio CaposselaIvan Graziani ecc.. Non Sono Mai Stato Qui quindi è un album poliedrico dal punto di vista musicale, [...] continua a leggere la recensione su MusicZoom

mercoledì 20 marzo 2013

LEON @ Rockambula

Personaggio indubbiamente controverso e fuori dal tempo questo Leon. Diretto come una freccia puntata in fronte, nudo sia in copertina che nella sua musica e spudoratamente egocentrico già dalla prima uscita discografica. Dopotutto come si può ignorare la spavalderia del titolo Come se Fossi Dio? Ma il ragazzo valdostano, nato tra la solitudine delle sue montagne e vari goccetti di alcool, ha sempre mirato verso l’altro e non ha mai abbassato la guardia. E cita pure il latino: ”si vis pacem para bellum: guerra alla mediocrità, al politicamente corretto, al conformismo del gregge”. Onore alla causa e alla forza di volontà. Il risultato? Buono, un esordio distinto, ben delineato e personale. Non di certo un capolavoro di innovazione ma un gran bel gesto di personalità. Anzi un gestaccio, in faccia a tutti coloro a cui piace vincere comodo. [...] continua a leggere la recensione su Rockambula

LEON @ Shake - Grandi Palle di Fuoco

Un album essenzialmente pop,  che gioca con l'elettronica con intelligenza, usandola principalmente per sporcare la melodia e acuirne le trame armoniche, ovvero appesantendole appositamente per ottenere un contrasto, ora con le parole ora con l'orecchiabilità insita nei brani, per rilasciare un sound lo fi però sempre di impatto, convulso, oscuro ma sempre accessibile, dopo un paio di ascolti si intende, Pietro Foresti ne cura la produzione e riesce a far suonare il tutto "sporco e cattivo", sostanzialmente vintage, con richiami musicali che vanno dalla seconda metà degli anni '80 alla decade successiva senza snaturare Leon nella sua essenza, facendo così emergere le differenze che stanno alla base del personaggio a cominciare dai testi, dove ai temi scottanti trattati, il nostro non sottrae il suo sguardo sarcastico, disilluso e amaro, si contrappone ed emerge senza fatica così un lato più malinconico, riflessivo, di rabbia che fa quasi fatica a rimanere sotto traccia, che non dispiace, soprattutto nelle tracce cantate in francese, perfetto per esprimere questa sorta di inquietudine, a cui contribuisce anche una voce consona e a maggior ragione convinta.[...] continua a leggere la recensione su GrandiPalleDiFuoco

BAD BLACK SHEEP @ Rockambula

Questo lavoro dei Bad Black Sheep catapulta l’ascoltatore direttamente in una dimensione simil grunge e l’aria che si respira è proprio quella del 1991 sin dalla title track.
Recentemente il rock italiano è mutato parecchio, si è affacciato persino al Festival di Sanremo con i Blastema in primis, tuttavia qui ci sono chiari riferimenti anche a Foo Fighters Soundgarden.
E così ecco che ci si ritrova proprio “Altrove” (titolo della seconda canzone) grazie al gruppo vicentino, formato da Filippo Altafini (chitarra e voce), Teodorico Carfagnini (basso e cori) ed Emanuele Haerens (batteria e cori). [...] continua a leggere la recensione su Rockambula


martedì 19 marzo 2013

ORDEM @ Music Zoom

Stipulare un patto di sangue con il rock è sempre stato pericoloso, sia per chi firma sia per il rock stesso, e in effetti nell’esordio degli Ordem c’è qualcosa che non funziona, ma è sostanzialmente attribuibile a dettagli sul cantato, a spunti in più che mancano, ma che in futuro verranno, a richiami in più che ora dormono, ma che un giorno si sveglieranno nella mente di questi cinque ragazzi di Asti. La costante proposta segue i tratti distintivi di un AOR maturo, mischiato con armonie di rock classico, temporeggiando un po’ qua e un po’ là in pause acustiche di pregevole fattura, persino queste però limitate nei recinti di un hard che una volta avrebbe accarezzato l’heavy. [...] continua a leggere la recensione su MusicZoom

lunedì 18 marzo 2013

GEDDO @ Rockambula

Geddo, cioè Davide Geddo, cantautore ligure d’alta scuola, propone questoNon sono mai stato qui: un disco ampio, strutturato, sfaccettato (14 brani per un’ora e qualcosa di musica) che è praticamente un’enciclopedia del migliore cantautorato italiano. C’è veramente tutto, qui dentro: c’è il Folk, il Manouche, il Blues, il Rock leggero all’italiana; ci sono fiati, duetti vocali, violini, slide guitars, pianoforti. Ci sono canzoni ironiche e briose (“Piccolina”, “Angela E Il Cinema”), episodi più pacati (“La Campionessa Mondiale Di Sollevamento Pesi”, “L’Astronave Di Provincia”, “Venezia”), brani intensi e appassionati (“Equilibrio”, “Non Sono Mai Stato Qui”). Si sentono, in controluce, anche tutti i Grandi: la tradizione ligure, De Gregori (la partenza di “Un Pugno In Un Muro” sembra quella di “300.000.000 Di Topi”). [...] continua a leggere la recensione su Rockambula 

Shake intervista Geddo!

 Nella recensione per descriverti ai lettori abbiamo nominato Bennato e Buscaglione ma il tuo grande amore ci è sembrato essere il blues... quanto c'è di vero in questa nostra asserzione? E se si come nasce e quali sono le tue maggiori influenze
Non sono di primo pelo e le influenze sono tante quanti sono stati i musicisti di riferimento nei vari passaggi della vita. Considero il blues la musica classica della musica moderna e ritengo una fortuna aver fatto i primi passi musicali partendo da lì; dopo un periodo post adolescenziale di profonda e quasi enciclopedica ricerca di tutto ciò che era canzone d’autore italiana, sono passato a Dylan e alla canzone americana tenendo d’occhio il meno classico movimento di recupero melodico inglese che pur meno smanioso di comporre il capolavoro poteva considerarsi più fresco ed innovativo. Mi lascio ispirare facilmente. Apprezzo che singole canzoni possano essere riconducibili ad altri artisti ma realizzerò sempre dischi senza preoccuparmi di esprimere un’omogeneità che non mi sarebbe propria. Critica e amici spesso identificano negli stessi pezzi riferimenti completamente diversi e a me proprio non dispiace. Attualmente il mio gruppo preferito sono gli Wilco. [...] continua a leggere l'intervista su GrandiPalleDiFuoco 

ORDEM @ The Webzine

Gli Ordem sono una di quelle band, non ancora salite agli onori delle cronache, che si pensa lo faranno presto. E’ palpabile questo sentore, vista anche la qualità di un’uscita come The Quiet Riot, prodotto non così bello in quanto a innovazione, ma azzeccato con buona parte degli altri metri di valutazione. Pop, rock, hard rock, quiescenze malcelate di ribellione punk, brit-pop (nei testi), melodie radiofoniche a tonnellate. Nel marasma di tutti questi linguaggi, che in questo progetto convivono in una fusione del tutto omogenea, non si nota certo un livello di scrittura sopra la media, anche se “appiattimento” non è il termine giusto per descrivere tutto questo. [...] continua a leggere la recensione su TheWebzine 

ORDEM @ La Musica Rock

ORDEM, la band nata nel 1998 presenta il primo full-length album: The Quiet Riot. Noi de lamusicarock.com lo abbiamo ascoltato, aggrappandoci ad ogni singola parola e ad ogni singolo brano, come loro stessi vogliono che l’ascoltatore faccia. Ordem sono: Dario Floro(chitarre, backing vocal nonché membro fondatore), i fratelli Luca Garrone (chitarre, backing vocal) eMatteo Garrone (basso), Gian Marco Rebaudengo (batteria e percussioni) e alla voce di Dario Scalese. L’album è prodotto da Massimo Visentin, storico collaboratore di Paolo Conte, e contiene 13 canzoni. [...] continua a leggere la recensione su Lausicarock.it 

venerdì 15 marzo 2013

ORDEM @ Shake - Grandi Palle di Fuoco

E' un album che profuma di anni '70, di rock viscerale, intenso e affascinante, declinato nelle sue più diverse sfaccettature questo "The quiet riot", dentro ci sono i riff, i grandi soli di chitarra elettrica,  epiche aperture melodiche ed evocative parti strumentali e c'è soprattutto un'unità di intenti, una coerenza che lega ogni singolo pezzo e c'è talento, innegabile, come la voglia che ha la band di venir fuori, togliendo la polvere dalla storia del rock [...] continua a leggere la recensione su GrandiPalleDiFuoco

GEDDO @ The Webzine

Da Davide Geddo si sapeva già cosa aspettarsi. Artista di qualità tra le realtà migliori della scena ligure, ritorna con un nuovo lavoro che trasuda frizzante inquietudine e dotato di un’urgenza comunicativa di cui si fregia in maniera intelligente. Non Sono Mai Stato Qui è un album completamente a sè stante rispetto al contesto storico in cui è stato partorito e pubblicato, appartiene ad un estro creativo di natura intimistica che volge il suo sguardo all’arte bohemièn così come a certi romanzi satirici, fumettistici, dall’aria, quindi, ironica. [...] continua a leggere la recensione su TheWebzine 

giovedì 14 marzo 2013

BAD BLACK SHEEP @ Shake - Grandi Palle di Fuoco


Rock, punk, pop il tutto miscelato in un sound tipicamente anni 90, sporco il giusto con la melodia sempre ben presente. I brani sono abbastanza variegati e d'impatto, semplici e lineari ma arrangiati come si deve e cosa ancor più importante non ci sono cadute di tono, anche se qua e la c'è qualche soluzione strutturale e armonica che si ripete. I testi sono impegnati e nello stesso tempo quasi ingenui, non è un male a ben vedere, nonostante qualche rima di troppo [...] continua a leggere la recensione su GrandipalleDiFuoco

GEDDO @ Blogfoolk

La scena musicale ligure sembra vivere una nuova giovinezza e questo non solo per merito di qualche esponente storico come Max Manfredi o Federico Sirianni, ma anche per qualche bella novità degli ultimi anni come Zibba e in tempi più recenti Davide Geddo, che dopo aver debuttato con "Fuori Dal Comune" nel 2010, di recente ha dato alle stampe il suo secondo disco “Non Sono Mai Stato Qui” [...] continua a leggere la recensione su Blogfoolk

mercoledì 13 marzo 2013

BAD BLACK SHEEP @ La Musica Rock




1991” è l’album d’esordio dei Bad Black Sheep. Il disco, anticipato nel maggio del 2012 dall’omonimo singolo, ha visto la luce lo scorso 9 marzo. Dodici tracce piene di ciò che sono i Bad Black Sheep, tre ragazzi nati poco più di venti anni fa che attraverso il rock hanno deciso di cantare le disillusioni del loro tempo. Sì perché per Filippo Altafini (chitarra e voce), Teodorico Carfagnini (basso e cori) e Emanuele Haerens (batteria e cori) il “1991” è, se possibile, qualcosa di più del titolo del loro disco d’esordio. [...] continua a leggere la recensione su Lamusicarock.it

mercoledì 6 marzo 2013

ORDEM @ La Scena

Dalla patria delle bollicine, nell’Astigiano, lo spumeggiante debutto discografico degli Ordem, formazione che suona “a caldo” tutte le angolazioni di un bel pop-rock dai toni vintage, un ottimo modo di coniugare ballate ariose e ispirazioni assortite di melodie elettriche per poi bypassarle in una tracklist pregevole, internazionale nell’impostazione e “dirette da una bella voce” che a tratti ricorda le bramosie dei Tesla (The quiet riotIstant’s mindShine on) e lontanamente il ghigno amaro dolce di un Tom Petty ammorbidito (No life). [...] continua a leggere la recensione su LaScena.it


GEDDO @ Shake - Grandi Palle di Fuoco





Ligure si però Geddo non si risparmia di certo per questa sua seconda prova discografica. Ben 15 infatti i brani che la compongono e che finiscono a tratti con l'appesantire l'ascolto. 
Ma è un peccato veniale, per un disco vitale, rilasciato da un autore che ha voglia di farsi ascoltare e ci mette trasporto e tanta intensità. [...] continua a leggere la recensione su GrandiPalleDiFuoco 



GEDDO @ Causa ed Effetto



Davide Geddo è un cantautore che sa toccare le corde giuste, l’avevo capito sin da quando ho sentito per la prima volta “Genova”, ma in questo disco si è superato. E con la complicità di un amore finito ha reso ogni nota un fiume in piena e allo stesso tempo un rivolo leggero in grado di scavarsi una strada in una roccia. [...]  continua a leggere la recensione su CausaEdEffetto