giovedì 30 ottobre 2014

L'AME NOIRE @ Terapie Musicali

Se ci trovassimo di fronte ad un album strumentale avremmo fra le mani un buon disco di rock melodico, lineare, ma dal forte impatto, certamente ancora perfezionabile, di sicuro avvenire sulla media/lunga distanza. Esemplare in tal senso è il dinamico groove di Stranieri In Paradiso, con cui il tema dell'abbandono viene trattato ispirandosi al celebre (e omonimo) lavoro del fumettista americano Terry Moore. [...] continua a leggere la recensione su TerapieMusicali

lunedì 27 ottobre 2014

STEFANO VERGANI @ Extra! Music Magazine

Il nuovo disco di Stefano Vergani, giovane e assai apprezzato cantautore brianzolo, racconta storie di personaggi che si muovono sulla scena della tragicommedia continuamente intessuta da amore, abbandono, ossessione erotica, solitudine e rimpianto – non sempre in quest’ordine e non sempre con una consequenzialità logica, perché la passione tutto è fuorché logica. ”Applausi a Prescindere” è il titolo di questa dissertazione pervasa di amara ironia, condotta da una voce certamente fuori dal coro, in uno stile ruvido e recitativo che ricorda vagamente alcuni momenti di Vinicio Capossela.
Guardare Le Stelle Non È Come Leggere Il Giornale: titolo emblematico e solo in apparenza tortuoso su come la contingenza e l’urgenza dei fatti impediscano di vivere il sogno e la bellezza. Si sente certamente molto della sensibilità personale di Vergani come artista in questo pezzo, forse quello più intimo e autobiografico dell’album. [...] continua a leggere la recensione su Extra!MusicMagazine


MAX MANFREDI @ Quadriproject.com

“Le parole del gatto” del 1990 è il suo primo lavoro, che si aggiudica subito un premio prestigioso la Targa Tenco per la miglior opera prima di quell’ anno; a breve distanza vince la prima edizione del Premio Città di Recanati (l’attuale festival di Musicultura) con il brano “Via G. Byron, poeta” e duetta con Sergio Endrigo nel 45 giri “Tango rosso”.
Stiamo parlando di Max Manfredi, che nel 1994 duetta con Fabrizio De André, che canta “La fiera della Maddalena”.
Successi, premiazioni, critiche positive…il successo non solo ha bussato alla porta dell’artista ma ha varcato la soglia e si stabilisce nella sua vita. A riprova che l’artista ha un talento che non passa inosservato arrivano nel 2005 altri tre importanti riconoscimenti: il Premio Lunezia, il Premio Lo Cascio ed il premio come “miglior solista italiano” al MEI (Meeting Etichette Indipendenti) di Faenza. Il 24 maggio del 2006 tiene un concerto all’Auditorium di Santa Cecilia, a Roma, nella rassegna Generazione X. [...] continua a leggere la recensione su Quadriproject.com

venerdì 24 ottobre 2014

STEFANO VERGANI @ Quadriproject.com

Parliamo oggi di Stefano Vergani, un artista che nel 2005 incide il suo primo disco dal singolare titolo “La musica è un pretesto la sirena una metafora”. In attesa che il disco sia pronto Vergani si esibisce in diverse manifestazioni: a Mantova al musica festival; al Club Tenco nel 2004 dove riceve la Targa SIAE proprio come il migliore autore emergente; oltre a un altro primo premio per la rassegna “Non sparate sul pianista”.


L’attività di Stefano Vergani si fa intensa, fino a da arrivare al secondo disco dal titolo “Chagrin D’amour”, disco che esce a Novembre 2007. Tanta produttività merita anche un video, e cosi viene realizzato il primo clip di questo cantante dall’indubbio talento. In tutto questo tempo Stefano non ha percorso da solo la strada verso il successo ma con validi musicisti-amici che formano la band che con lui è cresciuta e cambiata, ed ecco che la definitiva formazione prende il nome di: Orchestrina Acapulco. [...] continua a leggere la recensione su Quadriproject.com

giovedì 16 ottobre 2014

MAX MANFREDI @ Extra! Music Magazine

Torna uno dei più sensibili ed eclettici poeti del panorama cantautorale italiano, Max Manfredi. Il suo nuovo album dal titolo ”Dremong” porta il nome dell’orso tibetano che, non solo in Tibet ma anche in molte altre culture, ha molteplici valenze simboliche. Aggressivo ma fragile, temuto ma bistrattato, possente e letale per antonomasia ma al tempo stesso protagonista di tante fiabe rassicuranti e immancabile nella collezione di peluche di qualsiasi bimbo. 
Potremmo quasi dire che quest’orso totemico rappresenta un po’ l’essenza stessa della musica, che dovrebbe al tempo stesso infiammare l’anima e placarla, ferirla e dissetarla; e se un artista non riesce ad ottenere questo effetto, allora non è tale. Manfredi ci arriva attraverso contaminazioni tra suoni del folklore popolare europeo e attitudine rock senza tempo, che rispecchiano anch’esse la doppia anima della musica, nostalgica e sempre alla ricerca di nuovi orizzonti. [...] continua a leggere la recensione su Extra!MusicMagazine


STEFANO VERGANI @ Colori Vivaci Magazine

Prima di dire qualsiasi cosa su Stefano Vergani, e senza andare di corsa ad analizzare il suo nuovo lavoro in studio, “Applausi a prescindere”, ci tengo a dire una cosa: non ascoltavo un album così bello, ma così bello, da un sacco di tempo.
Detto questo vi consiglierei di evitare di proseguire nella lettura di questa recensione, la quale risulterebbe necessariamente banale (nonostante qualsiasi sforzo da parte mia di renderla in qualche modo interessante) di fronte alla bellezza di questo lavoro. Piuttosto, fiondatevi ad ascoltarlo. Se poi siete in ufficio e non potete accendere le casse ma avete voglia di scoprire qualcosa in più come antipasto all’ascolto continuate pure.[...] continua a leggre la recensione su ColoriVivaciMagazine


lunedì 13 ottobre 2014

MAX MANFREDI @ Audiofollia

Max Manfredi è un geniale cantautore che arriva con “Dremong” alla sua sesta fatica discografica (ma nel suo curriculum ci sono anche importanti collaborazioni con artisti di grande fama,nonchè un’attività parallela come scrittore).
“Dremong”-che esce in questi giorni grazie al “crowfunding”- è un album che vive di varie influenze,riconducibile parzialmente ad un mood “progressive”:di sicuro un lavoro rock,ma alla personale maniera di Max.
Il disco si apre con una breve,inquietante intro che sfocia subito dopo nella title-track:la metafora del “Dremong”-orso aggressivo del Tibet-viene usata per raccontarsi in maniera introspettiva;il sound è per l’appunto progressivo,e non sfigura accanto a quello delle band italiane storiche dei ’70 (viene in mente il Banco). [...] continua a leggere la recensione su Audiofollia


L'AME NOIRE @ Music Zoom

Dopo l’EP d’esordio Il Deserto del 2013, L’Ame Noire si affida nuovamente a Ettore Diliberto per la produzione del primo album. Uscito il 1°luglio 2014, Lo Specchio riflette l’atmosfera dell’omonimo pezzo che ha ricevuto a Sanremo il premito della critica come miglior brano originale. La band di Cuneo segue una linea sonora che tende a coniugare una forte impronta rock di tradizione marcatamente italiana, come evidenziato non solo dall’idioma usato, ma anche dai tratti caratteristici della tradizione italica del genere. [...] continua a leggere la recensione su MusicZoom


MAX MANFREDI @ Clap Bands Magazine

Ci sono artisti e artisti, e c'è musica e musica. Di questi tempi è davvero difficile districarsi tra le tante proposte che arrivano da ogni direzione; e la qualità purtroppo è molto molto altalenante, coperta (o almeno qualcuno ci prova) da comunicati stampa favolosi che preannunciano ogni volta il nuovo artista (e disco) dell'anno. [...] continua a leggere la recensione su ClapBandsMagazine


venerdì 10 ottobre 2014

L'AME NOIRE @ Off Topic

Lo specchio, il primo lp della band cuneese L’ame noire, è un esordio tiepido. Le dieci tracce che compongono il disco sono una miscela di sonorità pop-rock indubbiamente ben suonate, ma troppo poco incisive e che di sicuro sanno di “già sentito”.
Non è necessario essere per forza rivoluzionari da questo punto di vista, però ciò che manca ad un gruppo come L’ame noire è lo sviluppo di un’identità più profonda, più svecchiata, meno scolastica e più sporca. [...] continua a leggere la recensione su OffTopic


STEFANO VERGANI @ Blogfoolk

Segnalatosi nel corso dell’edizione 2004 del Club Tenco, nel corso della quale riceve la targa SIAE come miglior autore emergente, Stefano Vergani vanta un percorso artistico di tutto rispetto condito da ben tre dischi incisi con L’Orchestrina Pontiroli, successivamente rinominata Orchestrina Acapulco, e una intensa attività dal vivo. A distanza di tre anni dall’apprezzato “E Allor Pensai Che Mai”, Vergani torna con “Applausi A Prescindere”, inciso con gli immancabili Luca Butturini (chitarre) e Felice Cosmo (pianoforte e melodica), e nel quale ha raccolto dieci brani nuovi di zecca, in cui il suo peculiare senso dolce amaro dell’ironia si mescola ad una gioia quasi velata, che sembra pronta ad irrompere sulla scena da un momento all’altro. [...] continua a leggere la recensione su Blogfoolk


lunedì 6 ottobre 2014

KRIKKA REGGAE @ Extra! Music Magazine

Il viaggio come rappresentazione per eccellenza della scoperta, dell’evoluzione di sé e del cambiamento e il cantato in dialetto della Lucania a testimoniare l’attaccamento alle proprie radici, quindi a quella parte di sé che non si sceglie e men che meno si modifica. 
Queste le due facce del nuovo disco della Krikka Reggae, e forse la parte relativa alle radici è quella preponderante: radici intese come attaccamento alla terra, ma anche come sistema di valori, mentalità, modo di vedere il mondo. Ed ecco allora che la musica dal sapore caraibico della Krikka diventa pretesto per gettare uno sguardo ironico, a tratti beffardo, ma tutt’altro che passivo e rassegnato, sui vizi e le magagne della nostra povera Italia. [...] continua a leggere la recensione su Extra!MusicMagazine



MAX MANFREDI @ Music Map

Quella del 58enne genovese Max Manfredi, insolita figura di artista a tutto tondo, è sicuramente una vicenda tanto significativa quanto insolita nel panorama del cantautorato italiano. Pur trattandosi di una icona sui generis della canzone d’autore - legato in passato anche ad una proficua collaborazione con Fabrizio De Andrè -, la notorietà di Max, accresciutasi in quasi un quarto di secolo di eterogenea attività, rimane confinata ad un ambito di nicchia. Per ben due volte insignito della prestigiosa Targa Tenco (migliore opera prima per “Le parole del gatto”, debutto del 1990, e migliore album dell’anno per “Luna persa” del 2008), Max continua tuttora ad intervallare la propria attività canora con non infrequenti incursioni nel campo della narrativa, del teatro, delle arti figurative, sempre esibendo con discrezione una consumata abilità compositiva ed una solida padronanza dei propri mezzi comunicativi. [...] continua a leggere la recensione su MusicMap


KRIKKA REGGAE @ Clap Bands Magazine

La Krikka Reggae è tornata con il quarto nuovo album dal titolo In Viaggio. Titolo, che dopo aver ascoltato il disco da ancor più l'idea di movimento. Movimento in contrapposizione alla stabilità nel senso più negativo.

La Krikka Reggae, cerca di scuotere gli ascoltatori, con le (solite) melodie tipiche del genere reggae (e derivati), sempre trascinanti e in qualche modo allegre, e con testi che raccontano l'amara realtà quotidiana: disoccupazione, guerre, migrazione e precarietà in lungo e in largo. Ma non c'è solo la critica sociale nel disco dei KR. La loro missione fin dall'inizio è stata quella di portare sui palchi e nei loro dischi, la tradizione lucana. [...] continua a leggere la recensione su ClapBandsMagazine


MAX MANFREDI @ Meliterraneo

Max Manfredi è un patrimonio della musica Folk italiana, ottimo chitarrista, ha collaborato con i maggiori autori (uno su tutti: De Andrè con “La Fiera della Maddalena”) ed ha vinto tanti riconoscimenti prestigiosi: per due volte la Targa Tenco (nel 1990 per la miglior opera prima e nel 2009 per il miglior disco con “La luna Persa” Ala Bianca Records). Manfredi è un tassello importante della storia della musica popolare italiana di questi ultimi trent’anni. [...] continua a leggere la recensione su Meliterraneo


venerdì 3 ottobre 2014

MAX MANFREDI @ The Webzine

Il dremong è un orso tibetano poco noto dalle nostre parti. Non essendo questo il luogo ideale per approfondimenti zoologici, vi risparmieremo anche inutili sermoni sul povero animale e le sofferenze che la medicina e la cosmesi cinese gli causano per ricavare la sua bile. Max Manfredi, attivo da tempo, giunge a realizzare questo album grazie al crowdfunding e, libero di conseguenza da qualsiasi richiesta di produttori o label, sfoggia un album senza tempo, lontano da ogni parvenza di immediatezza o di adeguamento al mercato, caleidoscopico e multiculturale. Gli strumenti utilizzati ne disegnano già gli orizzonti geografici e culturali: glockenspiel, violino, flauti, ma anche ingegnosi ammennicoli orientali come il guqin, affiancati logicamente alle sezioni ritmiche e melodiche degli standard a cui siamo abituati. [...] continua a leggere la recensione su TheWebzine

giovedì 2 ottobre 2014

MAX MANFREDI @ Blogfoolk

Artista eclettico in grado di spaziare dalla musica al teatro, dalla letteratura alla didattica, Max Manfredi è un intellettuale a tutto tondo, e lo dimostrano non solo un pugno di ottimi album come “L’Intagliatore Di Santi” e “Live In Blu”, ma anche le varie collaborazioni, tra cui vale la pena citare quella con La Rionda in ambito folk, e l’altrettanto fortunato lavoro svolto con l’Academia do Fado del chitarrista Marco Poeta. Le sue canzoni in cui si intrecciano storie d’amore e di disincanto, schiaffi e carezze, scene meridiane e crepuscoli, sono diventate il marchio di fabbrica di un songwriting denso di poesia, che aveva affascinato anche Fabrizio De André, il quale non esitò a definirlo “il più bravo dei cantautori italiani”. [...] continua a leggere la recensione su Blogfoolk