“L’uomo si uniforma bene al progresso della perfetta imperfezione”, così si apre Logica Egoistica,e già dalle prime parole si comprende la linea guida di questo album Rock. Si entra nel vivo del disco con la seconda traccia (che è anche quella che da il nome al disco), “Logica egoistica” appunto, un brano dalle sonorità in stile Litfiba dei primi tempi. Se si pensa che l’uomo nasce egoista in quanto insegue il proprio piacere personale per tutta la propria esistenza e cresce all’interno di una società che insegna quanto questa logica vitale non sia sbagliata ma anzi un pregio, allora pare ovvio anche pensare a come questo meccanismo schiacci quelli che non accettano questa visione, quelli che vengono definiti dunque i “perdenti,” e come quest’ultimi vengano plagiati per accettare e diventare omologati al resto della società. [...] continua a leggere la recensione su Rockambula
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