
C'è l'America vera nei pezzi del cantautore pugliese, l'America quella più autentica e verace, quella che la maggior parte di noi conosce solo attraverso i film. Non c'è Manhattan coi suoi ritmi frenetici, le sue luci e i suoi grattacieli; e non c'è nemmeno Los Angeles, con gli studios, con le sue spiagge e con la sua mondanità. C'è l'America dei saloon e della Route 66, quella più rurale e legata alle sue radici, quella degli infiniti spazi aperti: un'America un po' d'altri tempi forse, ma ancora molto viva e presente. E poi naturalmente c'è anche un pizzico d'Italia, della spontaneità e della passione meditarranea, specialmente nei testi di Uross. [...] continua a leggere la recensione su Andergraund
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