“Che Mondo Sei” è un’accusa e una domanda schietta a un mondo che cancella le emozioni vere, la sincerità, la carnalità del reale, a favore di un’apparenza esasperata e inafferrabile, non a caso percepibile come la forza maligna che si insinua tra la persona e la sua realizzazione.
Il mondo che Raffaele Tedesco vorrebbe non fa tanti giri di parole e paroloni: in esso uomini e donne stanno alla larga dalla virtualità e cercano di comunicare i propri impulsi nel modo più semplice possibile. Non c’è linguaggio più immediato e diretto del pop melodico per trasmettere sentimenti non necessariamente buoni, ma sicuramente depurati dall’ipocrisia. [...] continua a leggere la recensione su XTM
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