
Il disappunto in questo caso dell’ascoltatrice - neofita e profana pressoché assoluta dello scintillante mondo del pop italiano e caparbiamente dedita a sonorità ben più aspre – scaturisce dalla percezione di una potenzialità rock ed espressiva che la cantante laziale di certo non nasconde, ma che mortifica al servizio di canzoncine davvero troppo standardizzate. [...] continua a leggere la recensione su Extra Music Magazine
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